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SUDAN Il Veterinario

di Mille Battute

BACKSTAGE

Il Veterinario. Un viaggio in nel deserto del Sudan, poco prima che tutto il mondo chiudesse le frontiere e si fermasse per un po’ di mesi.

IL VETERINARIO

Antonella Bongioni

“Io sono la cammella.
Certo mi avevano avvertita che partorire è doloroso, ma davvero non pensavo, sono stremata, voglio riposare ancora un po’ all’ombra dell’acacia.
Il mio piccolo lì al sole sembra uno straccio, aspetto che si asciughi un po’, ma poi deve alzarsi, dobbiamo alzarci.
Arriva gente, sono turisti, inutili ed inadatti, non ci possono aiutare.
Piccolo mio dobbiamo farcela da soli.
Il veterinario in questi giorni è troppo preso, non so proprio quando arriverà.
Ti ho vista alzare la testa, anche così debole e sporco sei bellissimo, amore mio.
Mi dai forza, vedi io sono in piedi, fallo anche tu per favore, io in questo non posso aiutarti, poi il latte sarà tutto per te.
Ehi… ma forse sta arrivando, eccolo è lui, il veterinario, ecco perché ha fatto tardi, sta facendo legna; gli umani dipendono dal fuoco, li ho visti bruciare anche i miei escrementi un giorno, sono così strani, però ci vogliamo bene.
Ma no, dove va? Perché perde tempo a parlare coi turisti?
Tanto non si capiscono.
Adesso mi metto ad urlare.
Finalmente viene verso di noi, ti alza, ti spinge vicino a me, uno sforzo ancora, mio cuore, reggiti che ce la fai. Che tenerezza, hai le gambe lunghe e secche di tuo padre.
Ti sento succhiare, ti do ancora vita, fino a quando ne vorrai.
Habibi.”

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Giuseppe Valleggi

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