BACKSTAGE
Oggi abbiamo chiesto alle persone come si vive, cosa si pensa, cosa si scrive fissando sempre le stesse 4 mura durante una quarantena. Queste sono le storie che ci hanno raccontato. Ora noi le raccontiamo a voi. Dalla sofferenza alla magia.
DALLA SOFFERENZA ALLA MAGIA
Luisa Grisi
“Vivo a Codogno e penso che il 21 febbraio 2020 resterà una data indelebile nella mia memoria. Io sempre di corsa, amante della vita, del mio lavoro, dei viaggi, di una cena con il mio compagno, di un pomeriggio con un’amica, mi sono trovata improvvisamente a fare i conti con una realtà difficile e soprattutto con me stessa. Preoccupazione, paura, angoscia, senso di smarrimento, vuoto hanno inizialmente avuto la meglio sulla positività che mi appartiene. Poi con il passare dei giorni quel nodo alla gola è passato: ho capito che sono stata fino ad ora fortunata a mantenermi in salute con i miei cari e la magia dei sogni ha avuto il sopravvento. Ho capito che con la mente potevo viaggiare nei miei luoghi preferiti, che con il pc potevo fare una donazione dando una mano a chi soffre, che con una telefonata potevo sentirmi vicina all’amica del cuore. La sofferenza insegna: una volta uscita dalle mie quattro mura apprezzerò ancora di più tutto quello che di meraviglioso mi resta da vivere!”