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Silenzio e ascolta

di Mille Battute

BACKSTAGE

Abbiamo chiesto alle persone come si vive, cosa si pensa, cosa si scrive fissando sempre le stesse 4 mura durante una quarantena. Queste sono le storie che ci hanno raccontato. Ora noi le raccontiamo a voi.

SILENZIO E ASCOLTA

Emilio Mancuso

Non vi so dire dove e quando l’abbia sentita, ma mi è sempre rimasta in mente questa frase. Se ne scopre il profondo significato quando si mette la testa sott’acqua.
In questo periodo la testa sott’acqua non la posso mettere, mi manca terribilmente ma è andata così; e allora eccomi in balcone a guardare sbocciare la primavera.
Ed è lì che realizzo in un attimo quanto siano diventati silenziosi il giardino e il parco davanti.
Un silenzio innaturale per la rumorosa Milano, un silenzio che quando capita di ascoltarlo presto al mattino, vuol dire che Milano è ovattata dalla neve della notte.
E invece stavolta c’è il sole, l’aria fresca che profuma di felicità e che promette primavera; e questo silenzio che più lo impari ad ascoltare e più diventa un tripudio della piccola vita brulicante.
Una delicata esplosione di uccelletti che cinguettano, che volano di ramo in ramo, in questo silenzio così strano che le loro ali possano suonare.
In questa piccola vita brulicante che si riprende parte di quello spazio che le abbiamo tolto; ma un suono è diverso da tutti: secco, martellante, legnoso.
E non è uno, sono più martellii che vicini e lontani echeggiano nel parco fino agli alberi, davanti al balcone; e in questo silenzio oltre a imparare ad ascoltare, comincio ad osservare.
Forme, colori, movimenti; l’orecchio insegue questo martellare finchè tra le gemme verdi e i fiori di questa promessa primavera spunta lui.
Piccolo, zampe forti, becco duro e quella macchia rossa che non ti aspetti a Milano, che ricorda di boschi lontani.
Prendo la macchina fotografica.
In questi giorni il silenzio mi ha insegnato che ci sono tre meravigliosi Picchi che gironzolano nel giardino e nel parco davanti, che martellano alcuni alberi per comunicare e per non far capire dove siano i nidi.
Bello questo silenzio ma speriamo presto di tornare a una “nuova normalità” perchè mi manca quel silenzio blu che ho imparato ad ascoltare.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Emilio Mancuso

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