La lucida malinconia
ITALIA 2008
Casal Borsetti, limite settentrionale della riviera ravennate. Luogo silenzioso, un tempo borgo di pescatori, oggi tappa non obbligatoria sulla Statale Romea.
Alle spalle della sua lunga spiaggia, passano rombando i camion e le macchine. Davanti il mare, calessi e cavalli. Camminatori, figure solitarie.
Un paese fuori dal mondo e dentro il mondo. Nel cuore del Parco del Delta del Po e dell’oasi naturale Valle della Canna.
A questi borghi taciturni è legata l’esperienza di Giuseppe Garibaldi, in fuga con la sua adorata Anita. Nascosto in un capanno non poté far altro che vederla spirare prima di riprendere il suo viaggio verso nord.
A sud di Casal Borsetti si trova l’Isola degli Spinaroni, un cordone di terra che si allunga nelle acque della Piallassa della Baiona.
L’isolotto, durante la seconda guerra mondiale, ospitò un accampamento partigiano. I combattenti si rifugiavano in queste lande desolate e malinconiche per studiare le strategie d’attacco. Perlustravano i sentieri delle valli guidati da silenziosi e dignitosi barcaioli cenciosi.
La zona fu teatro della Battaglia delle Valli, il 3 dicembre del 1944, grazie alla quale l’attacco partigiano favorì l’avanzata degli Alleati e la liberazione di Ravenna, Porto Corsini e Casal Borsetti.
Sembra impossibile, osservando l’impalpabile movimento dei passanti, che a qualche chilometro da qui, da queste spiagge lunghissime, si ergano la zona industriale con il porto, le navi da carico, lo smog, il traffico intenso.
Fuori dal mondo e dentro il mondo. Luogo remoto ma raggiungibile in ogni momento. Malinconia leggera, storia, orme sulla sabbia. Cavalli che trottano lenti e affannati.
Paesaggio di pinete e valli, ferry-boat che tagliano l’esile porto canale. Stabilimenti balneari vuoti, ombrelloni chiusi, lettini ripiegati.
Casal Borsetti e Porto Corsini vivono solo in una stagione. Quando non è estate c’è spazio solo per i pensieri di lucida malinconia.
Verso il tramonto, qualcuno, segue le orme dei cavalli lasciate sulla sabbia.