Home StoriePEZZI DI STORIA il Paradiso Blu di Long Bay GIAMAICA 2011

il Paradiso Blu di Long Bay GIAMAICA 2011

di gaetano

il Paradiso Blu di Long Bay
GIAMAICA 2011

Viaggio a Long Bay, in Giamaica, in una zona selvaggia, fuori dalle consuete mete turistiche, alla scoperta del Blue Heaven, una casa in riva al mare gestita da italiani profondamente innamorati e rispettosi della cultura locale.

 Benvenuti a Long Bay, nel nord-est, in una delle zone naturali più straordinarie e inesplorate della Giamaica.
E qui che vivono, ormai da anni, Enrico e Suna Vicari, una coppia di italiani esperti di dancehall e cultura giamaicana, che dopo innumerevoli viaggi nel paese caraibico hanno deciso di stabilirvisi.

I due sono riusciti a realizzare quello che per molti, in Europa, è visto come un sogno:
gestire una casa in riva al mare in Giamaica, in una zona ancora selvaggia, fuori dalle consuete mete turistiche.

La casa, Blue Heaven, il Paradiso Blu, guarda l’incantevole distesa del mare all’estremità di Long Bay, una baia a forma di mezzaluna, lunga un chilometro e mezzo, caratterizzata da sabbia rosa, acque di un turchese intenso e venti leggeri che spingono a riva le onde.

È uno dei luoghi preferiti dai surfisti di varie parti del mondo ed è il “campo base” degli “sting dancehall tour” che vengono organizzati di continuo in Giamaica.

 La dancehall è un fenomeno nato negli anni ’50, ed è una sorta di “discoteca” ambulante che mette musica all’aperto. C’è un selecter che mette i dischi e uno al microfono che cerca di intrattenere il piu possibile la folla in una battaglia tra dj (sting).

 Vicino a Long Bay si trova, inoltre, la città di Port Antonio, capoluogo della parrocchia di Portland, che è il terzo porto commerciale più grande dell’isola, famoso come punto di trasporto per le banane e le noci di cocco.

 Rispetto a Long Bay, Port Antonio è una delle attrazioni turistiche più importanti della Giamaica e il turismo è la principale risorsa dell’economia locale.

 Storicamente la baia fu raggiunta dagli spagnoli che le diedero il nome di Puerto Anton, ma furono gli inglesi che nel 1723 vi stabilirono un primo insediamento che chiamarono Titchfield. I coloni avviarono varie coltivazioni, tra cui quella della banana. Il commercio si sviluppò con l’arrivo nel 1871 di Lorenzo Dow Baker, grande commerciante di frutta e proprietario della Boston Fruit Company.

 In breve tempo Port Antonio divenne la capitale mondiale delle banane, ed il suo porto aveva una movimentazione settimanale di merci maggiore a quella del porto di Liverpool.

Dopo il 1880, Dow Baker iniziò il trasporto di ricchi turisti sull’isola, sfruttando le sue navi bananiere e intorno al 1930, grazie all’arrivo del divo del cinema Errol Flynn, la città conobbe l’impulso dato dal turismo.

 Due porti gemelli, separati dalla Titchfield Peninsula, racchiudono il centro cittadino. A 800 metri circa al largo della penisola si trova la Navy Island separata dalla terra da uno stretto canale. Quest’isola era utilizzata dalla marina inglese come bacino di carenaggio, e fu acquistata da Errol Flynn che vi costruì la sua casa.

 Attualmente la città conserva lo stile coloniale di impronta inglese nella zona della marina, mentre l’abitato è tipicamente caraibico.

 E poi ci sono le lagune: La Blue Lagoon, famosa per essere stata lo sscenario di film importanti; Frenchman’s cove, una delle spiagge più belle della zona a est di Port Antonio, tipicamente caraibica con un ruscello di acqua dolce che si getta lentamente in mare; Dragon Bay, altro set per lungometraggi hollywoodiani.

 Un luogo magico, dunque, Long Bay: natura selvaggia e incontaminata, la quiete del villaggio di pescatori e le interminabili nottate passate tra una dancehall e un concerto nella città di Port Antonio.

 Una destinazione apparentemente immutabile.
Sud America, Giamaica, Long Bay, Port Antonio, Portland

 

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