Dentro la cittadella imperiale all’una del pomeriggio. Il sole uccide. Sotto un albero tre operai dormono. Vicino a loro un mucchio di travi di legno.
Nel silenzio una voce maschile e una musica lenta si alzano in cielo. Qualcuno ride. Un motorino scarburato passa in prossimità del canale.
LORENZO MAZZONI
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Sotto i cinque picchi vulcanici del monte Lang Bian, a nord di Dalat, si sviluppano le frazioni di quello che è stato chiamato il Villaggio dei polli.
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Saigon, città dell’oblio, dove le donne acquistano di prezzo, dove le puttane guadagnano più dei dottori, dove nei grandi alberghi alloggiano i generali con i loro seguiti imponenti.
Saigon, con i viali alberati, le baracche che la circondano, in un’ingiusta e nauseabonda giungla urbana. -
Nel febbraio del 1975, il movimento 2 Giugno (una frangia della RAF) sequestrò Peter Lorenz, candidato sindaco di Berlino Ovest. Il giorno seguente, i sequestratori chiesero il rilascio di alcune persone arrestate durante le dimostrazioni di protesta nel novembre 1974 (seguite alla morte in prigione di Holger Meins, militante della RAF) e di altri sei arrestati per “attività terroristiche”. Il 3 marzo il governo tedesco liberò cinque detenuti e li imbarcò su un jumbo diretto ad Aden.
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Fra le destinazioni del mito scadente del “sette giorni-sei notti”, da qualche anno troviamo gli Emirati Arabi Uniti.
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Cronache da Chichicastenango, Guatemala, fra le speranze, i sogni e la rassegnazione della popolazione Maya.
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Fra le destinazioni del mito scadente del “sette giorni-sei notti”, da qualche anno troviamo gli Emirati Arabi Uniti. I sette emirati, descritti da moltissimi tour operator come il nuovo volto dell’Islam, fra dune di sabbia rossa e inaspettate città giardino, in verità rappresentano il luogo più deviato del momento. L’incubo concreto di quello che il peggio del mondo Arabo e dell’Occidente possono edificare.
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Casal Borsetti, limite settentrionale della riviera ravennate. Luogo silenzioso, un tempo borgo di pescatori, oggi tappa non obbligatoria sulla Statale Romea.
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2007. Partiamo da Sana’a all’alba sulla jeep di Mohamed. Sulla strada per al-Marib ci aspetta una Toyota pickup piena di militari: la nostra scorta. Attraversiamo montagne, gole e immensi campi coltivati a qat. A Fardah ci fermiamo, soldati compresi, per comprarne diversi sacchetti. Ad al-Marib i militari si congedano e tornano verso la capitale.
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Centosessanta chilometri a nord di Vientiane. Lungo la Statale Tredici.
La piccola Vang Vieng è in una pittoresca posizione su un’ansa del fiume Nam Song. Intorno colli, montagne, un paesaggio carsico che segue la riva occidentale del fiume.